Prenota

UNA VISITA

Download

BROCHURE

DE

Bio dalla nascita,

Biodinamici dal 2005

Viticoltura Biodinamica vuol dire portare la vita nel vigneto, aiutandolo a riattivare le forze che lo mettono in relazione con il cielo e la terra.
La biodinamica punta alla salute del suolo e di conseguenza delle piante: le radici entrano in connessione con la parte minerale della pianta e la portano al grappolo. Solo così nasce un vino davvero tipico, con i caratteri unici del suo luogo di produzione e dell’annata.
Lavoriamo solo con preparati naturali e composti organici e vegetali, per favorire la formazione di humus fertile e vitalizzare la crescita delle piante.

Nel 2005 ho chiesto a Silvano di fare Biodinamica qui in Pievalta e da quel momento in poi la nostra vigna ha iniziato a rinascere.

Biodinamici per passione

In vigna, usiamo due preparati fondamentali: il corno letame (preparato 500) ed il corno silice (preparato 501).
Il Corno letame, è letame che viene compostato in modo molto particolare, fino a presentarsi come humus scuro, inodore e colloidale. Si spruzza sul terreno e serve per attivare la vitalità del suolo e favorire la formazione di humus.
Il Corno silice, è polvere di quarzo che ha subito un trattamento energizzante e rivitalizzante. Si rivolge alla chioma ed alla parte vegetale della pianta. Migliora l’efficienza della pianta nel captare la luce e migliora la fotosintesi.

Per la difesa fitosanitaria si utilizzano solo zolfo e rame: quest’ultimo, nella dose massima di 3kg/ha/anno come previsto dal regolamento dell’agricoltura biodinamica.

In biodinamica si tende all’organismo chiuso. Secondo Steiner, padre della biodinamica, un’azienda
è un organismo vivente che per funzionare in modo ottimale deve trovare tutte le risorse al suo interno. A tal proposito, con le vinacce prodotte in fase di vinificazione produciamo il nostro compost che viene poi distribuito tra i vigneti.
Malgrado le grandi difficoltà che pongono sotto l’aspetto operativo, la maggior parte dei lavori di campagna si svolgono rigorosamente a mano, come la potatura, la stralciatura e la scacchiatura.
Le tecniche di conduzione adottate puntano al più alto livello qualitativo possibile nel contesto dell’annata: potature corte, zolfo di miniera e rame nella dose massima di 3 kg/ha/anno, esclusione di concimi ed irrigazioni, vendemmia differenziata a seconda delle parcelle e raccolta a mano, in cassette, per preservare l’integrità delle uve.

“La terra, la terra, la terra, all’infinito la terra”.

Luigi Veronelli

Per anni abbiamo lavorato i vigneti con sovescio di leguminose tra i filari; a volte però ti accorgi che “come si è sempre fatto” non è la via giusta.
Di fronte ai cambiamenti climatici in corso bisogna essere pronti ed elastici nella gestione del vigneto e delle lavorazioni. Non si può più andare per consuetudine ma bisogna avere un approccio che sia pronto al cambiamento. Negli anni abbiamo cercato di limitare alcune lavorazioni che prima facevamo ogni anno, come aprire il suolo e seminare i sovesci su tutti i vigneti. Ora tendiamo a coltivare il prato stabile che si è formato all’interno del vigneto in modo da non rompere il suolo e non liberare CO2 nell’atmosfera.
Piccoli grandi cambiamenti che possono fare la differenza.

La cosa più importante sono la terra e la vigna. Come diceva Luigi Veronelli: “La terra, la terra, la terra, all’infinito la terra”.

Perché la Biodinamica

Perché la Biodinamica

Il nostro lavoro ed il nostro impegno sono sempre rivolti al benessere dell’ambiente con scelte quali la produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici sul tetto della nostra cantina, il recupero di tutto ciò che il vigneto ed il seminativo ci offrono in una sorta di economica circolare, l’uso di bottiglie di vetro leggere per tutti i nostri vini e un packaging plastic free, dalle etichette allo scotch per imballare.

In fatto di ecosostenibilità cerchiamo sempre di migliorare.

Prenota

UNA VISITA

Download

BROCHURE